Stazione Appaltante
Immobiliare Verdemare SRL
Oggetto dei lavori
Lavori di manutenzione straordinaria, risanamento conservativo, restauro, consolidamento statico e cambio di destinazione d’uso del Centro per attività culturali “Masseria Pettolecchia” – Fasano (BR)
Periodo di esecuzione
2020-in corso

Masseria Pettolecchia - Fasano (BR)

Descrizione intervento

ilrestauropettolecchia.it

Il nome Pettolecchia, dal latino “bettola”, ovvero il rifugio utilizzato dagli antichi romani come ristoro durante i viaggi lungo le vie dell’Impero, è testimonianza della presenza romana nelle terre di Egnazia. La torre di Pettolecchia fu, quindi, sfruttata sicuramente per la sua posizione strategica lungo una delle più importanti arterie viarie che collegava Roma a Brindisi. Con la caduta dell’Impero Romano, le terre di Egnazia vennero quasi del tutto abbandonate in favore di luoghi più nascosti in cui potersi difendere dalle invasioni dei Goti, per poi ripopolarsi e rifiorire con l’avvento dei Normanni e il dominio Federiciano. Nuove e successive testimonianze di Pettolecchia risalgono alla prima metà del 1400, in particolare al 1450, anno di costruzione della torre fortezza ad opera dei Marchesi Palmieri di Monopoli, che la utilizzarono come rifugio dall’invasione dei Turchi e ne furono proprietari fino al 1962, anno in cui la Masseria venne venduta all’ordine dei Gesuiti.

Al primo nucleo costituito dalla torre si aggiunsero a partire dal XVI e XVII secolo nuovi edifici e nuove addizioni, che contribuirono a definire l’attuale impianto del complesso della Masseria, raggiungendo una perfetta integrazione tra le esigenze di carattere difensivo e le necessità legate all’attività produttiva e alla funzione anche abitativa. Da un punto di vista architettonico il complesso Masseria Pettolecchia è costituito dall’aggregazione di più edifici attorno ad una corte centrale. Protagonista indiscussa dell’intero complesso è la Torre per il suo pregio architettonico, la sua rilevanza storica, e la sua posizione privilegiata e scenografica, in asse con il portale d’ingresso.

Gli ambienti interni si articolano su due livelli: ognuno dei due piani è caratterizzato da un unico ambiente centrale voltato e da ambienti di servizio in corrispondenza dei quattro bastioni. Il progetto di restauro, che riguarda l’intero complesso ha come obiettivo la realizzazione di un centro per le attività culturali a servizio del turismo che possa accogliere eventi ed iniziative.

La prima fase del restauro ha avuto lo scopo di adeguare funzionalmente gli edifici esistenti, in particolar modo la torre, il palazzetto e l’ipogeo, fornendogli dei servizi igienici adeguati alle nuove funzioni e dei necessari collegamenti verticali, che rendano accessibile le strutture a tutti i piani e a qualunque fruitore. Importante è stata la realizzazione di un nuovo vano ascensore e di un vano scala interno che consentano l’accesso al primo piano, prima accessibile solo tramite una scala esterna. Tutti gli interventi sono stati resi possibili sfruttando la presenza di nicchie nello spessore dei muri esterni, senza alterare i prospetti o i rapporti volumetrici tra i vari edifici. 

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