Stazione Appaltante
Soprintendenza per i Beni Architettonici per il Paesaggio, per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico di Napoli e Province
Oggetto dei lavori
Lavori di Somma urgenza del Parco Tomba di Virgilio, Napoli
Periodo di esecuzione
-

Tomba di Virgilio - Napoli

Descrizione intervento

Il Parco Vergiliano a Piedigrotta oppure detto Parco della Tomba di Virgilio, è situato a Napoli in salita della Grotta, dietro l'omonima chiesa. Risulta molto famoso per la presenza del sepolcro che la tradizione popolare vuole attribuire a Virgilio ed il monumento sepolcrale che contiene quelle che si presuppone siano le spoglie di Giacomo Leopardi.

Dal 1662 fino agli inizi del 1800 l'area della tomba di Virgilio, fu di proprietà della nobile famiglia d'Alessandro di Pescolanciano che possedeva una Villa residenziale con annesso casino agreste. Nel corso dell'800 e '900 si sono poi succeduti altri proprietari ed infine l'area è stata acquisita dallo Stato in seguito all'Unità d'Italia. Fu risistemato nel 1885, in occasione dell'apertura dell'odierna galleria delle Quattro Giornate, ma solo intorno al 1930, in occasione del bimillenario delle Celebrazioni Virgiliane, è diventato Parco.

È stato organizzato secondo l'attuale itinerario per volontà del latinista e archeologo Enrico Cocchia, e restaurato e riaperto al pubblico nel 1976. Nel Parco è presente il cenotafio di Virgilio e un colombario di età romana. Salendo il viale si incontra subito sulla sinistra un'edicola in piperno che mostra due lapidi fatte porre nel 1668 dal viceré Pietro Antonio d'Aragona. Tali lapidi elencano le sorgenti di acque termali presenti nell'area flegrea da Fuorigrotta fino a Pozzuoli, e le malattie che potevano essere curate grazie a ciascuna di esse. In cima alla salita ci si trova di fronte a un enorme monumento marmoreo: la tomba del celebre poeta Giacomo Leopardi, seguita dalla Crypta Neapolitana, detta anche Grotta di Pozzuoli o Grotta di Posillipo, ed infiene la Tomba di Virgilio.

La struttura della famosa Tomba è in opera cementizia rivestita di opera reticolata ed è composta da un basamento cubico che sostiene un tamburo cilindrico. All'interno, la camera sepolcrale è di forma quadrata e coperta con una volta a botte; inoltre, presenta tre feritoie per l'illuminazione interna, mentre le pareti sono scandite da dieci piccole nicchie che un tempo accoglievano le urne cinerarie. Attualmente il monumento appare arroccato e quasi sospeso sullo strapiombo poiché il livello di calpestio di epoca romana non corrisponde più a quello odierno. I lavori hanno riguardato gli interventi di somma urgenza per il puntellamento del costone prospiciente il busto di Virgilio ed una serie di opere di sistemazione straordinaria dell’edificio monumentale.

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