La Palazzina di Marfisa D’Este faceva parte di un Complesso molto più vasto collegato funzionalmente con Palazzo Bonacossi acquistato da Francesco D’Este nel 1572, fu costruita intorno al 1559 e Francesco D’Este fu il committente del complesso di edifici, noto come “Casini di San Silvestro”. Marfisa, figlia di Francesco, lo ereditò dal padre e vi visse con il marito Alderano Cybo fino alla morte, nel 1608. Alla sua scomparsa la Palazzina divenne sede dell’amministratore dei beni che i Cybo avevano a Ferrara finché, verso la metà del XVIII secolo, venne affittata ed adibita di continuo ad usi impropri avviando in questo modo un processo di
degrado che si prolungò fino agli inizi del ‘900. L’edificio si sviluppa su piano terra, piano ammezzato e sottotetto ed è costituito da una struttura portante in muratura, solai lignei con controsoffitti voltati in arella e copertura in orditura lignea composta di travi principali e travicelli, su cui sono poggiate le tavelle in cotto a formazione del piano del manto in coppi. Il Piano Terra è adibito a museo che si sviluppa su un percorso che attraversa otto sale di esposizione. Il Piano Ammezzato, presente sui due lati corti dell’edificio e raggiungibile attraverso due piccole scale, ospita, sul lato Sud Est, quello che fino a non molti anni fa era l’appartamento del custode. Il Piano Sottotetto è costituito da due grandi ambienti, collegati tra loro da un corridoio rialzato, che affacciano sulle volte in arella a copertura del piano sottostante. All’interno del grande giardino che ospita la Palazzina è presente un altro edificio, costituito da una Loggia aperta sul lato che guarda appunto verso il parco, e da un unico ambiente chiuso denominato “Sala Grotta”. La Loggia è costituita da pilastri e lesene in muratura e volta a botte in canniccio e decorata. La “Sala Grotta” è coperta da un soffitto a cassettoni di particolare pregio storico artistico e da un fascione perimetrale decorato con scene di caccia.
Gli interventi previsti per la Palazzina riguardano: il ripristino ed il restauro dei pavimenti in seminato alla veneziana presenti all’interno delle sale espositive e della biglietteria, oltre che la pulitura dei soffitti voltati in arella decorata. La ristrutturazione dei bagni siti al piano terra, ottimizzando in tal modo gli spazi interni. Interventi sugli infissi conservando la propria colorazione ed effettuando una leggera pulizia e piccole stuccature. Inoltre, per i prospetti esterni è previsto il ripristino del paramento murario. Gli interventi previsti per la loggia degli Aranci riguardano: il rifacimento ed il risanamento della parete intonacata con successiva tinteggiatura ed il consolidamento del soffitto voltato. I lavori interessano anche l’esterno e mirano ad un restauro del giardino sulla base dell’Opera del Savonuzzi sia come disegno che disposizione delle essenze arboree. Infine, saranno eseguiti interventi impiantistici attraverso l’installazione di un impianto meccanico di condizionamento estivo/invernale, un impianto idrico – sanitario ed un impianto elettrico sia interno che esterno.