Il Complesso edilizio di S. Pietro Martire, attuale sede della Facoltà di Lettere e Filosofia, comprende il vasto monastero, con il grande chiostro, mentre la chiesa omonima, ad esso adiacente, un tempo destinata al duplice ufficio del convento e del pubblico, ha conservato la sua funzione religiosa pubblica, ma è anche utilizzata come Cappella Universitaria ed è affidata ai Domenicani, che furono i destinatari della primitiva donazione dalla quale ebbero origine quelle fabbriche.
L’intero Complesso fu fondato nel 1249 da Carlo II d’Angiò. All’interno del Complesso, di notevole importanza, è la presenza del chiostro, evidentemente disegnato dal Di Palma; esso presenta pilastri ed archi in piperno di ordine dorico. Ma, a differenza di altre fabbriche, il Di Palma colloca i pilastri dell’ordine inferiore su di un alto basamento, in corrispondenza del quale delinea un parapetto in muratura, in modo da isolare lo spazio centrale dal deambulatorio. Allo stato attuale non si conosce la configurazione originaria dell’invaso del chiostro, ma fonti certe confermano la presenza di una fontana, che utilizzava le acque risorgive scoperte nel 1428. In seguito alla soppressione degli ordini religiosi, ad opera di Giuseppe Bonaparte si ebbe la trasformazione del Convento domenicano in Manifattura dei Tabacchi.
Il Complesso subì notevoli modifiche al fine di ospitare grossi e pesanti macchinari; gli ambienti furono suddivisi in altezza da nuovi solai, per i quali si utilizzarono elementi di sostegno primario come travi composte chiodate a traliccio. La Manifattura Tabacchi, gestita dallo Stato, vi durò fino al 1943, quando i bombardamenti che danneggiarono la vicina chiesa colpirono anche gravemente l’ex convento, determinando la necessità di edificare una nuova struttura lungo via Galileo Ferraris, ancora oggi attiva. Il Complesso edilizio restò in abbandono, al punto che si pensò di demolirlo per ricavarne una piazza, fin quando, per iniziativa del rettore Giuseppe Tesauro, con atto del 13 luglio 1961, esso venne acquisito dall’Università, e venne destinato in un primo tempo a sede della facoltà di Giurisprudenza. Successivamente, nel corso del 1962, si assunse la decisione di collocarvi la sede della Facoltà di Lettere e Filosofia.
Gli interventi svolti hanno riguardato il restauro ed il recupero funzionale del Complesso. Il lavoro include una serie di interventi di manutenzione, accompagnati dalla realizzazione di zone filtro, adeguamento dei vani, rifacimento degli intonaci e delle tinteggiature, adeguamento ed integrazione dell’impianto elettrico, idrico e termico. Tutte le attività hanno avuto come obiettivo principale il rispetto e la salvaguardia del Complesso Monumentale, ottimizzando gli spazi e garantendo una migliore fruizione dello stesso.