Le Terme diCaracalla costituiscono uno dei più grandi esempi di terme imperiali a Roma. Furono fatte costruire dall'imperatore sul Piccolo Aventino tra il 212 e il 216 d.C. in un'area adiacente al tratto iniziale della via Appia. La planimetria del complesso è ispirata al modello delle eleganti terme di Traiano sull'Esquilino, costituite da un vasto recinto quadrangolare adibito a servizi che racchiude un giardino e un corpo centrale in cui sono presenti gli spogliatoi, le sale da bagno e le palestre. Il recinto esterno, in corrispondenza della facciata nord-est, era preceduto da un portico, di cui si conservano scarsissimi resti, dietro il quale si aprivano una serie di concamerazioni disposte su due piani a sostegno del terrapieno sul quale sorgeva il complesso.
Tutta la parte anteriore del recinto era adibita a scopi commerciali e aperta verso l'esterno. Al centro della facciata nord-est era, probabilmente, presente un accesso monumentale con una scalinata per l’accesso dei visitatori al piano del giardino. Nei due lati minori del recinto, nord-ovest e sud-est, sono presenti due esedre simmetriche, contenenti una grande sala absidata.
Inoltre, era presente una passeggiata porticata e sopraelevata addossata al recinto sul lato interno. Lo spazio compreso tra il recinto ed il corpo centrale era occupato, come tutt’oggi, da grandi aree verdi comprendenti un lungo xystus (camminamento coperto probabilmente da un pergolato); mentre, il corpo centrale ha una planimetria rettangolare che riprende quella delle altre terme imperiali. L'accesso avveniva tramite quattro porte sul lato nord-est: due immettevano nei portici che fiancheggiavano sui lati brevi la grande piscina, altre due aperture verso l'esterno, presumibilmente gli ingressi principali, introducevano nei grandi vestiboli da cui si accedeva direttamente agli spogliatoi.
Le due grandi palestre, poste simmetricamente lungo i lati brevi e accessibili sia dai vestiboli che dagli spogliatoi, hanno un cortile centrale originariamente chiuso su tre lati da un portico con colonne in giallo antico e copertura a volta. Dal lato opposto delle palestre rispetto ai vestiboli si accedeva ad una sequenza di stanze riscaldate. Al termine della sequenza si giungeva al maestoso calidarium, avente pianta circolare e diametro di 34 metri, con molteplici vasche, coperto da una cupola sorretta da 8 poderosi pilastri, che fuoriusciva dal corpo centrale del complesso per permettere alla maggiore quantità di luce solare di penetrare all'interno.
Gli interventi svolti hanno riguardato la manutenzione del Complesso Monumentale delle Terme di Caracalla mediante una serie di lavori programmati e finalizzati alla pulizia, tutela del decoro e manutenzione delle aree pubbliche.