L’Ospedale Buon Consiglio di Napoli, ubicato in Via Manzoni n. 220, è di proprietà della Provincia Religiosa di San Pietro, Ordine Ospedaliero San Giovanni di Dio, Fatebenefratelli, sito in Via Cassia n. 600, Roma. Si tratta di una fabbrica architettonica risalente tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, mentre l’apparato decorativo ha un gusto revivals tipico dell’epoca, ossia la riproposizione di stili architettonici del passato rivisitati in forma eclettica. Il fabbricato principale prospiciente su Via Manzoni doveva essere, con molta probabilità, progettato per ospitare un albergo, ma in alcune ricerche iconografiche si rileva una destinazione a “Collegio A. Manzoni” fondato nel 1895. Il manufatto è costituito da una struttura portante in muratura di tufo con solai in ferro e calcestruzzo e si sviluppa su cinque livelli, ognuno destinato a reparti ed uffici differenti, mentre il lastrico di copertura è destinato ad ospitare macchine UTA per il trattamento dell’aria a servizio dell’Ospedale.
L’Impresa possiede, da circa quarant’anni, un solido rapporto con l’Ente Religioso, occupandosi costantemente della manutenzione ordinaria dell’intero Complesso Ospedaliero.
Oltre la manutenzione ordinaria, l’Impresa svolge notevoli lavori di manutenzione straordinaria, tra i quali prevalgono: il ripristino delle facciate, la realizzazione del Nuovo CUP, la ristrutturazione delle “stanze degenze private” e la realizzazione del reparto dedicato alla Risonanza Magnetica.
I lavori di ripristino delle facciate sono stati eseguiti mediante la rimozione del rivestimento in klinker esistente ed il successivo ripristino del calcestruzzo ammalorato, seguito dal rifacimento dell’intonaco e la tinteggiatura sia sulla parte in cemento che sul corpo monumentale. L’intervento include la realizzazione di nuovi merli in vetroresina e si conclude con l’installazione dell’impianto elettrostatico di allontanamento volatili.
Gli interventi di realizzazione del Nuovo CUP sono stati eseguiti nel cortile San Giovanni di Dio dell’Ospedale, ed hanno riguardato la costruzione di una struttura in ferro e vetro costituita da quattro portali in pilastri tondi collegati tra loro con tubolari e bullonati ad una trave esistente zincata e preverniciata a fuoco. Successivamente è stata effettuata la messa in opera dei vetri stratificati, collegati alla struttura in ferro con appositi ragni in acciaio inox. Inoltre, è stata prevista la rimozione della pavimentazione esistente in pietra lavica e la posa di nuovi pavimenti in pietra. Il lavoro si è concluso con la realizzazione di opere impiantistiche, elettriche e meccaniche.
La ristrutturazione delle “stanze degenze private” poste al primo e secondo piano dell’Ospedale è stata eseguita attraverso un adeguamento normativo dei percorsi e delle vie di esodo, la demolizione di pavimenti e rivestimenti esistenti, il rifacimento degli impianti idrici dei bagni, dei rivestimenti in PVC e dei controsoffitti. Inoltre, è stata prevista la fornitura e posa in opera di nuovi infissi in legno sia esterni che interni, rispettando disegni e geometrie di quelli preesistenti, con l’aggiunta di porte REI per le compartimentazioni delle zone filtro. Il lavoro continua con la tinteggiatura delle aree e successivamente con la lucidatura e la levigatura dei pavimenti in marmo dei corridoi, e si conclude con il posizionamento dell’arredo interno. L’obiettivo dell’intervento è quello di creare degli spazi piacevoli e confortevoli atti a garantire una permanenza più serena e agiata presso la struttura ospedaliera.
Infine, i lavori hanno riguardato la realizzazione di un nuovo reparto di Risonanza Magnetica sito al piano interrato dell’Ospedale, mediante interventi di rifacimento dell’impianto idrico dei bagni, realizzazione di controsoffitti e di nuovi intonaci. Tali opere hanno permesso di allestire l’area che ospita gli ambienti funzionali alla realizzazione della gabbia di Faraday e schermate magnetostatiche necessarie a consentire il corretto e sicuro funzionamento di un tomografo RM CANON da 1,5 Tesla e, allo stesso tempo, confinare il campo magnetostatico, in accordo con le prescrizioni previste dalla normativa vigente. È stata prevista una particolare cura dei dettagli e delle finiture, rendendo l’ambiente più rilassante per l’utente, grazie anche all’installazione di una vetrofania con foto panoramica retroilluminata a soffitto, avente lo scopo di rilassare il paziente, in posizione supina, durante lo svolgimento dell’esame.