L’intero complesso risale al XVI sec. mentre la facciata, che sembrerebbe la parte più antica, addirittura alla fine del XIX sec. La struttura nacque come sede dei Gesuiti giunti a Napoli alla fine del 1500.Il lavoro dei frati per ampliare l’intero complesso andò avanti attraverso i secoli, man mano che avevano bisogno di spazi. Si tratta di un ordine che ha sempre fatto della cultura e dell’insegnamento una forte base sociale; perciò, già al tempo i vari spazi erano costituiti da aule e da più istituti gestiti dai frati. Nel 1767, Ferdinando IV di Borbone espulse i Gesuiti da Napoli e la struttura divenne la sede dell’Università Federico II. Oggi, il complesso gesuitico è ancora utilizzato dall’ateneo ed è accessibile sia da via Mezzocannone che dal cortile interno dell’edificio centrale, percorrendo un’alta e maestosa scalinata: ospita uffici, dipartimenti, biblioteche ed altri servizi per studenti, ricercatori e professori dell’ateneo napoletano.
La nascita dell’edificio centrale, per come lo conosciamo oggi, risale all’inizio del secolo scorso. Fra il 1875 ed il 1886, infatti, le iscrizioni all’ateneo raddoppiarono. Urgeva quindi un ampliamento della precedente struttura che la rendesse in grado di accogliere questi nuovi studenti e di essere architettonicamente al passo con i tempi.
Fu creato un progetto che prevedeva la costruzione, a valle del complesso universitario di tre edifici che avrebbero formato un corpo unico, nei quali avrebbero trovato posto il Rettorato, le Facoltà di Lettere e di Giurisprudenza e gli Istituti di Chimica e di Fisica.
L’intervento ha riguardato l’esecuzione dei lavori di restauro e realizzazione dell’impianto elettrico, idrico e termico.