Il complesso di Santa Maria degli Angeli, attualmente destinato a sede del dipartimento di Veterinaria dell’Università degli studi di Napoli Federico II, è localizzato nel centro storico di Napoli a ridosso del monumentale orto Botanico, in un contesto caratterizzato da un’urbanizzazione molto densa di tipo civile residenziale con attività nel settore terziario commerciale a servizio della residenza.
Il complesso di Santa Maria degli Angeli, costruito insieme all’annesso convento nel 1581 per volontà dei Francescani Osservanti, si guadagnò l’appellativo “alle croci” per via delle croci che scandivano le stazioni della via crucis lungo la via Michele Tenore che conduce alla chiesa. In seguito, dopo la riforma dell’Ordine, il convento venne trasformato in collegio ed il complesso, chiesa compresa, venne riammodernato in chiave barocca dall’architetto Cosimo Fanzago tra il 1639 ed il 1647. Oltre al corpo originario sono presenti anche delle edificazioni più recenti che consistono in un secondo corpo di fabbrica costruito tra il 1945 ed il 1950 ed un terzo edificato intorno al 1980.
Le strutture portanti in elevazione sono costituite in prevalenza da muratura mista con un colonnato di pietra con sovrastante terrazzo; i solai sono realizzati con volte in blocchi di tufo e mattoni, le scale sono in muratura con rivestimento lapideo mentre la copertura è in parte realizzata con solai piani in calcestruzzo, praticabili e pavimentati con piastrelle in ceramica e parte con struttura costituita da capriate in legno e finitura esterna con tegole di cotto. Il piano terra si sviluppa attorno ad un chiostro interamente affrescato. Numerosi interventi di manutenzione hanno però creato una situazione di eterogeneità di materiali.
L’intervento di restauro riguarda prettamente lavori di rifacimento e impermeabilizzazione di tetto e coperture praticabili, interventi di messa in sicurezza dei cornicioni e miglioramenti funzionali degli spazi. Inoltre, è previsto un nuovo impianto rilevazione incendi ed il miglioramento degli impianti di climatizzazione attraverso la realizzazione di un sistema centralizzato che permetterà l’eliminazione delle macchine di condizionamento indipendenti che nel tempo hanno occupato spazio sui prospetti e sulle coperture.