La Biblioteca Universitaria di Napoli (BUN) è una biblioteca pubblica statale dipendente dal Ministero della Cultura; è ubicata in Via Giovanni Paladino n.39 e si trova nell’ex Collegio Massimo che fu ribattezzato Casa del Salvatore quando Ferdinando IV espulse i Gesuiti dal Regno di Napoli. Il complesso, fondato dai Gesuiti nel 1552, è formato da due corpi di fabbrica articolati intorno a due cortili: il Seicentesco Cortile Monumentale (detto Cortile delle Statue) e il Settecentesco Cortile del Salvatore. Sia la chiesa che il cortile furono demoliti e inglobati nelle strutture successive realizzate nel Seicento. Nel Settecento, sul corpo di fabbrica in corrispondenza dell’ingresso e su quello opposto, furono aggiunti due piani di stanze lasciando gli altri due lati scoperti: queste due terrazze furono poi coperte e trasformate in aule nel corso degli anni Trenta del Novecento. Nel 1768 il Collegio fu ribattezzatoCasa del Salvatore e in essa fu istituito il Convitto.
Nel 1777 si decise che l’Università, alloggiata fino a quel momento nell’attuale Museo Archeologico Nazionale, si trasferisse presso la sede della Real Casa del Salvatore, che da allora è diventata la sede storica dell’Università di Napoli. A causa degli eventi legati alla rivoluzione napoletana del 1799, il Collegio del Salvatore interruppe la sua attività e fu destinato in parte a ospedale per le truppe russe. Nel 1805 il Collegio riaprì e nel 1812 fu elevato al rango di Liceo ma terminò la sua attività nel 1860.
Gli interventi sono incentrati su due temi fondamentali: l’illuminazione architetturale del cortile delle statue, su via Paladino e su Vico Orilia e l’adeguamento impiantistico del Salone lettura. Per ciascuno dei due interventi è stato definito un LIGHTING CONCEPT che va a caratterizzare il design della luce e la disposizione dei corpi illuminanti. Esso permette di illuminare in maniera diversificata le zone ristrette verticali tra gli archi e i monumenti posti al centro dell’arco.
Di fatti, per le zone laterali sono stati utilizzati dei proiettori a LED a fascio concentrato e a luce fredda in modo da poter creare due fasci di luce verticali che slanciano la facciata. Per le statue poste al centro dell’arco è stato utilizzato un proiettore a fascio diffondente a luce calda. Per l’adeguamento impiantistico del Salone lettura, gli interventi hanno riguardato la realizzazione di un nuovo impianto di climatizzazione del tipo a tutt’aria, il rifacimento dell’impianto di illuminazione e dell’impianto di forza motrice.